Già dopo il primo anno di età è possibile nutrire il bambino con tutti gli alimenti, cucinandoli in modo semplice, possibilmente non fritti e non troppo conditi o salati. È importante cominciare ad educare il bambino al gusto, facendogli assaggiare gradualmente e con moderazione diversi alimenti. La dieta deve essere varia e in grado di fornire un adeguato apporto nutrizionale. Il bambino per crescere ha bisogno del giusto quantitativo di proteine, che si trovano in grande percentuale in carne e pesce, uova, formaggio e legumi.
In questa fase non deve mancare il giusto apporto di vitamine (soprattutto C, D e il complesso B) e di sali minerali (come calcio, ferro e iodio). Anche durante l’adolescenza, i bisogni di energia e nutrienti sono elevati, in particolare di proteine, ferro, calcio e vitamine A, C e D, tutti importanti elementi che possiamo trovare nei diversi alimenti. Un panino al prosciutto può comporre una merenda semplice (140 kcal), digeribile e ricca di tutti i nutrienti necessari alla crescita.
Salvo particolari patologie tutti i salumi possono essere dati a bambini e ragazzi, in particolare nei pasti principali, oppure come componente di nutrienti merende. I risultati di un’indagine ministeriale confermano nei bambini italiani, l’elevata incidenza del sovrappeso, associata però ad uno stile di vita sedentario, abbinato a cattive abitudini alimentari. Un piccolo panino con una fetta di prosciutto può rappresentare una buona merenda che, se paragonata alla composizione delle più diffuse “merendine”, appare ben più ricca dei nutrienti necessari: proteine nobili, sali minerali e vitamine, soprattutto la B12, necessaria per la crescita e lo sviluppo cognitivo. Inoltre, il panino con il prosciutto non ha più di 140 kcal, quindi, meno di un cornetto con la confettura!
Gravidanza e allattamento sono due stati fisiologici in cui è necessario un giusto adeguamento nel fabbisogno di energia e nutrienti. In gravidanza bisogna fare scorta di nutrienti per favorire lo sviluppo di una nuova vita, soprattutto di proteine (fondamentali per la formazione del feto), oltre che di calcio, di fosforo e di vitamina D, elementi necessari per la formazione dell’apparato scheletrico e del sistema nervoso. Ferro e iodio sono indispensabili per garantire il corretto funzionamento della tiroide. Le vitamine A e C, hanno un ruolo chiave nella formazione dei tessuti muscolari; altrettanto importanti sono le vitamine del gruppo B e l’acido folico, la cui carenza potrebbe determinare disturbi neurali al feto.
A fronte di ciò è fondamentale alimentarsi in modo ricco e vario, privilegiando come condimento l’olio extra vergine d’oliva perché ricco di acido oleico, un elemento importante per la maturazione del sistema nervoso nel bambino, di cui ne sono ricchi anche molti salumi.
In gravidanza grande attenzione al lavaggio delle verdure e al consumo di carne ben cotta per ridurre il rischio di contrarre la toxoplasmosi. Allo stesso modo, evitare i salumi crudi a breve stagionatura (quali, per esempio, i salami); per prodotti come i prosciutti crudi, i lunghi periodi di permanenza del prodotto a bassa temperatura nelle prime fasi della lavorazione hanno dimostrato un ampio margine di garanzia dell’inattivazione del parassita eventualmente presente nella carne cruda. In gravidanza prosciutto cotto, mortadella, zampone e cotechino, che per legge devono essere sottoposti a temperature non inferiori a 70°C, risultano invece completamente sicuri da questo punto di vista e, come si è potuto notare, sono anche tra i prodotti che hanno ridotto significativamente il loro contenuto di sale e grassi.
In età avanzata i fabbisogni nutrizionali cambiano, perché cambia la fisiologia del corpo, la capacità di assorbire gli elementi nutritivi e talvolta diminuisce l’appetito. La maggiore sedentarietà fa diminuire il fabbisogno giornaliero di energia. A fronte del minor apporto energetico aumenta però la necessità di alcuni nutrienti quali: calcio, fosforo e zinco, quest’ultimo, importante soprattutto per le difese immunitarie.
I salumi moderni, grazie alla riduzione del contenuto in sale, grassi e colesterolo, alla loro ricchezza in proteine e micronutrienti, rappresentano un ottimo alimento per gli anziani. Inoltre, il gusto, la facile masticabilità, la digeribilità e la praticità di conservazione fanno degli affettati un alimento adatto alle esigenze di questa crescente fascia di popolazione.
Chi pratica sport ha un fabbisogno calorico maggiore rispetto alla media della popolazione, per via del maggior dispendio energetico che determina l’attività fisica svolta. La composizione dell’alimentazione dello sportivo deve quindi tener conto di tale aumento di fabbisogno, aumentando le proteine assunte solo se lavora a livello agonistico, con dei duri allenamenti quotidiani. Prima delle gare o degli allenamenti è importante assumere alimenti digeribili ed in grado di fornire energia. Inoltre, deve essere costantemente reintegrata la perdita di liquidi e sali minerali.
I ‘mini-pasti’ devono comunque risultare semplici e in grado di apportare buone quantità di nutrienti, quali ad esempio gli amminoacidi ramificati, energia per l’organismo. Abbinati al pane, per lo sportivo i salumi possono costituire un formidabile mezzo per recuperare facilmente le energie e in modo naturale tutti i nutrienti persi con l’esercizio e la sudorazione. Anche per i pasti principali sono un alimento pratico e adeguato, in quanto ricchi di proteine nobili, di vitamine del gruppo B e di sali minerali.