25 maggio 2023 – Avrete sentito dire che gli italiani amano la buona cucina e forse, più di quello, parlare di cibo. Effettivamente il nostro amore per la tavola, le ricette della tradizione, l’utilizzo di ingredienti corretti e nuovi modi di interpretare sapori e prodotti, è spesso argomento di lunghe chiacchierate fra amici e in famiglia. Si scherza, certo, ma è pur vero che esistono ricette che hanno il potere di farci discutere anche per ore: come va fatto un passaggio, cosa dice la ricetta classica, che tipo di ingredienti usare… per poi mettere tutti d’accordo quando il piatto, arriva in tavola. Sono ricette spesso semplici, con pochi ingredienti, che però hanno bisogno di essere curate nel dettaglio. L’errore è dietro l’angolo e per molti, sarebbe un sacrilegio ‘sbagliarle’.
Una di queste è sicuramente l’Amatriciana, un classico della cucina romana e laziale, che insieme alla Carbonara, alla Cacio&Pepe e ancor di più, alla Gricia, compone il poker di primi piatti romani di pasta fra i più amati della gastronomia italiana.
“La cucina italiana deve la sua gloria e lo spassionato amore di tutto il mondo alla qualità dei suoi prodotti, all’apparente facilità delle sue ricette e naturalmente alla pasta! Versatile, allegra e conviviale come nessun altro cibo sa essere, la pasta ci rende la vita quotidiana più facile e più saporita, lungo il filo di una tradizione ricchissima e delle variazioni potenzialmente infinite”, secondo Maria Teresa Di Marco di La Cucina di Calycanthus, a cui abbiamo chiesto di preparare per noi uno dei piatti più iconici della cucina romana e italiana.
“Viva dunque la pasta e in questo caso l’Amatriciana, una delle grandi ricette del repertorio romano, dove la salsa rossa è arricchita dal guanciale e dal pecorino. Ne metti in bocca una forchettata e ti senti a casa, anche se romano non sei, perché è uno di quei piatti che conforta e stupisce ogni volta. Le cose buone hanno a volte ricette semplicissime, che vanno però seguite con attenzione. Noi ci siamo attenuti alla formula classica concedendoci solo la variante di qualche rametto di timo per una nota più aromatica”.
Come è facile immaginare, la varianti sono ammesse, a patto che non stravolgano la ricetta originale (non è qui che troverete la Carbonara di tonno o l’Amatriciana vegana!): per questo, se anche usaste la pancetta al posto del guanciale, per questa ricetta come per la Carbonara, non succederebbe nulla. Certo, i sapori non sarebbero quelli della ricetta originale, ma come si dice? De gustibus, non disputandum est…
La nostra Amatriciana e i passaggi per prepararla, sono nell’archivio delle nostre ricette d’autore. Che aspettate?
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